Il defibrillatore in dotazione ad un impianto di Marano (Napoli), il “Nuovo Grillo”, ha permesso di salvare la vita ad un calciatore 13enne, colto da malore durante una partita dei Giovanissimi regionali della Campania. “Questo episodio ci ricorda l’importanza vitale del defibrillatore sui nostri campi e la necessità di incentivare i programmi di formazione all’uso di tali dispositivi”, ha dichiarato il presidente della Lega nazionale dilettanti, Cosimo Sibilia.
Il dispositivo di soccorso è stato usato dall’allenatore e presidente del club, Giuseppe Caruso, aiutato da un collaboratore e da un agente di polizia che assisteva alla gara. Il ragazzo, trasportato in ospedale, sarà sottoposto domani ad un intervento.
“Sono infinitamente grato al tecnico ed al suo collaboratore, e a quanti sono intervenuti, che hanno eseguito con successo le manovre di salvataggio – ha detto ancora Sibilia – E’ mia intenzione recarmi, se i genitori me lo consentiranno, a trovare il ragazzo per manifestargli la mia personale vicinanza e quella di tutto il mondo del calcio dilettantistico e giovanile. Al contempo, mi farebbe piacere incontrare i due principali artefici del soccorso”. La vicenda conferma ancora una volta l’importanza di disporre, presso qualunque impianto sportivo o palestra, del defibrillatore e di personale laico formato al suo utilizzo, eppure si registra l’ennesimo rinvio dell’obbligo per le società dilettantistiche al 30 giugno 2017. Maurizio Santomauro, presidente del GIEC, ha commentato: “La notizia di un salvataggio di un ragazzo di 13 anni affetto da cardiomiopatia ipertrofica è la dimostrazione tangibile che la nostra lotta per la diffusione su tutti i campi di calcio dei DAE è quella giusta. Sottolineo che l’apparecchio è stato prontamente utilizzato dagli allenatori sportivi presenti Pino Caruso e Massimo Quartuccio. Inseriremo la loro partecipazione al prossimo Congresso Nazionale per premiarli per quanto hanno brillantemente eseguito e per essere stati di esempio per tutti i dirigenti sportivi che ancora sono scettici o intimoriti dal defibrillatore. Ormai è scientificamente provato che l’apparecchio può salvare la vita se usato entro pochi minuti e, come per le vaccinazioni contro le malattie infettive, non dovrebbero esserci più remore ad utilizzarlo nei casi di malore improvviso. Sperando che le società sportive Dilettantistiche non vogliano più attendere passivamente la scadenza del 30 giugno vi invito a spingere localmente le ASD ad attivarsi al più presto”.
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